Toyota C-HR: il coraggio paga (certe volte) - alVolante.it

2023-03-01 10:58:47 By : Ms. Ginny Yan

OTTIMO INIZIO - Arrivando tardi nel “segmento” delle crossover-suv di lunghezza introno ai 430-440 cm, con la Toyota C-HR si è deciso di giocare la carta dell'originalità. In quel di Toyota City devono aver pensato, se arriviamo in un mercato già affollato di concorrenti, perché non sparigliare le carte con un modello di rottura dotato di un design che si ama o si odia? Una strategia dall'esito non scontato: tante volte auto controcorrente sono state un flop. Ma i dati di mercato sembrano dare ragione alla Toyota: in Europa, nei primi tre mesi del 2017, la C-HR è stata consegnata in 31.888 unità, secondo le elaborazioni della società Jato Dynamics, portando l’azienda a considerare raggiungibile il traguardo delle 110.000 immatricolazioni. Fino al 31 marzo la C-HR ha venduto meno delle Nissan Qashqai (75.114 unità), Ford Kuga (40.033) e Peugeot 3008 (37.163), ma di più rispetto alle Renault Kadjar (29.474) e Seat Ateca (21.707).

CLIENTI PIÙ GIOVANI - Il responsabile delle vendite per la divisione europea dell’azienda, Matthew Harrison, ha spiegato al sito internet Autonews che la Toyota si è già predisposta in maniera da scongiurare ritardi, a fronte dell’alto numero di richieste giunte: ad aprile i contratti firmati erano più di 80.000. La Toyota C-HR sarà venduta negli Stati Uniti dalla primavera 2017, quindi lo stabilimento turco di Sakarya (lo stesso in cui vengono assemblate anche le Corolla e Verso) è stato modificato per aumentare la produzione da 150.000 a 280.000 vetture l’anno a livello mondiale. La C-HR ha inoltre il compito di attrarre clienti più giovani rispetto a quelli abituali che comperano una Toyota, che hanno un’età media di 56/57 anni, per effetto dell’impressione di vivacità e dinamismo che trasmette l’auto.

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