Auto, l'Italia voterà contro lo stop ai motori termici dal 2035 | Sky TG24

2023-03-01 11:04:24 By : Mr. Chao Han

Pur condividendo gli obiettivi di decarbonizzazione, spiega una nota a firma del ministro Pichetto Fratin, il governo sostiene che i target ambientali vadano perseguiti attraverso "una transizione economicamente sostenibile e socialmente equa", per evitare ripercussioni negative sia sotto l'aspetto occupazionale che produttivo

Domani, alla riunione degli ambasciatori Ue, l'Italia voterà contro lo stop alla vendita di auto a motori termici dal 2035. Lo annuncia il ministro per l'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, in vista del voto del primo marzo. Pur condividendo gli obiettivi di decarbonizzazione, l'Italia sostiene che i target ambientali vadano perseguiti attraverso "una transizione economicamente sostenibile e socialmente equa", pianificata e guidata con grande attenzione, per evitare ripercussioni negative per il Paese sia sotto l'aspetto occupazionale che produttivo, si legge in una nota.

L'Italia ritiene inoltre - questa la posizione che verrà espressa - che la scelta dell'elettrico non debba rappresentare, nella fase di transizione, l'unica via per arrivare a zero emissioni. Il successo delle auto elettriche dipenderà molto da come diventeranno accessibili a prezzi concorrenziali. Una razionale scelta di neutralità tecnologica a fronte di obiettivi ambientali condivisi deve consentire agli Stati membri di avvalersi di tutte le soluzioni per decarbonizzare il settore dei trasporti, tenendo conto delle diverse realtà nazionali, e con una più graduale pianificazione dei tempi. "L'utilizzo di carburanti rinnovabili, compatibili con i motori termici" - afferma il ministro Pichetto - "contribuirà a una riduzione delle emissioni senza richiedere inattuabili sacrifici economici ai cittadini". 

A più di un mese dallo stanziamento dei nuovi fondi per l’Ecobonus, gli incentivi per auto ibride plug-in e elettriche sono rimasti quasi inutilizzati. Il ministro dell’Industria e del Made in Italy Adolfo Urso è convinto che il nostro Paese possa vincere la sfida ma serve che l’Ue investa. Secondo lui “le macchine elettriche costano troppo per i salariati italiani e sono oggi sostanzialmente appannaggio dei ricchi”

Il mercato delle auto elettriche in Italia continua a non decollare, nonostante gli incentivi messi in campo dallo Stato. L’ultimo stanziamento dell’Ecobonus, attivato da poco più di un mese, ha visto andare a ruba i fondi per auto ibride o benzina e gasolio a basse emissioni. Quasi inutilizzati invece quelli per auto ibride plug-in e quelli per le auto elettriche

Le prenotazioni da parte dei concessionari sono scattate il 10 gennaio. Grande successo per i 150 milioni destinati nel 2023 alle auto ibride o benzina e gasolio a basse emissioni (veicoli di categoria M1 con emissioni comprese nella fascia 61-135 grammi di anidride carbonica per chilometro). Finiti anche i 5 milioni per ciclomotori e motocicli non elettrici

I 35 milioni per le due ruote elettriche sono ridotti a quasi un terzo (restano circa 12 milioni di euro). Sono stati invece usati pochissimo i fondi per le auto ibride plug-in (emissioni tra 21 e 60 grammi di CO2), scesi da 235 a 218 milioni, e quelli per le auto elettriche (emissioni da 0 a 20 grammi di CO2), scesi appena da 190 a 173 milioni

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